Assumere una tisana può essere un momento di piacere e rilassante, adatto per qualsiasi momento della giornata. E’ bello bere una tisana calda soprattutto durante il periodo invernale, ma è giusto chiedersi quali fanno bene alla salute e quali assumere. Ecco che cosa bisogna tenere a mente.

Tisane: le tipologie per ogni necessità

In linea di massima, per quanto riguarda le tisane, non esiste una tisana che fa bene a 360 gradi per la salute. Le tisane a base di frutta o di determinate piante possono contribuire al benessere del corpo, ma la maggior parte di questi prodotti viene progettata per specifici disturbi. Esistono infatti le tisane diuretiche, quelle depurative, drenanti, digestive, oppure quelle che favoriscono il sonno ed il rilassamento. E’ fondamentale scegliere quale tisana assumere in base al risultato che si sta cercando di ottenere. Se la tisana è una coccola serale per riscaldarsi e rilassarsi un po’ prima di andare a dormire, può andare bene una che favorisca il rilassamento. Se invece viene assunta dopo i pasti, una digestiva potrebbe essere quella che fa al proprio caso; quelle drenanti o depurative vanno bene per chi vuole eliminare le tossine e le scorie dal proprio corpo.

Come scegliere le tisane

Sul mercato si trovano tantissime tipologie di tisane, perciò bisogna saper riconoscere gli ingredienti e le loro relative proprietà. Le tisane rilassanti, che contrastano l’insonnia o l’ansia, generalmente contengono camomilla, lavanda, melissa o passiflora. Se invece si sta cercando una tisana depurativa, bisogna scegliere quelle a base di liquirizia, cannella o tarassaco, che sono utili per rigenerare e depurare il corpo. Il finocchio e la menta piperita sono invece due ingredienti che non devono mancare nel caso delle tisane digestive. Invece tè verde, betulla, gramigna o carciofo sono utili per quelle drenanti. La scelta, quindi, è molto importante per capire quali benefici si desidera ottenere dalla tisana.

Ricordiamo che prima di intraprendere qualsiasi tipo di regime dietetico è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico curante o nutrizionista.